il CULATELLO
di ZIBELLO

IL CULATELLO

Un Metodo
di Lavorazione Unico

Produrre il Culatello di Zibello DOP è una vera e propria arte che nasce dal profondo amore per il territorio e le antiche tradizioni. Per dar vita a questo capolavoro, servono esperienza, tempo e cura. Ogni singola fase del processo di produzione è regolata da precise normative.

Per molti aspetti, il metodo di lavorazione è unico. Immutato nel tempo, si tramanda da secoli e generazioni.

Il Culatello

è uno dei salumi più pregiati

Capolavoro della norcineria italiana, non a caso è soprannominato il Re dei Salumi.

Il Culatello di Zibello Dop rappresenta infatti una delle eccellenze italiane in campo alimentare.
Prodotto con carni di primissima scelta, nasce dalla parte più nobile e pregiata della coscia del suino. Ma i suoi pregi non si limitano a questo. Il segreto di tanta squisita bontà, va ricercato nel particolare clima della sua zona d’origine e nella peculiare esclusività della lavorazione.

L’alternanza tra lunghi periodi umidi e nebbiosi, ed altri torridi e afosi, costituisce il fattore determinante per la giusta maturazione e l’ottimale stagionatura del Re dei Salumi, la cui arte si tramanda da generazioni.

La Lavorazione

del CULATELLO

Il culatello viene identificato come un prodotto di salumeria, dall’inconfondibile forma “a pera”, che viene insaccato in un involucro naturale (di solito la vescica del maiale).

Nella miscela di salagione sono presenti anche sale, pepe (intero e/o a pezzi) e aglio.
Inoltre, può essere impiegato vino bianco secco.

Il taglio

Dalla coscia del suino adulto, private di osso e cotenna, si separa il “fiocco”, così da ricavare la parte più nobile e pregiata.

La salatura

Il taglio ottenuto viene cosparso di sale e massaggiato a mano in maniera energica per consentire un assorbimento uniforme ed omogeneo.

L'investitura

Una volta trascorso un adeguato periodo di riposo, il salume viene insaccato all’interno di una vescica di maiale.

La legatura

Una volta insaccato, il culatello viene legato a mano, strettamente con corda naturale per non lasciare sacche d’aria.

La stagionatura

La stagionatura è un tempo lungo e delicato. Avviene in cantine umide e ben areate, deve consentire un processo lavorativo di almeno 10 mesi, ma può protrarsi anche più a lungo.

L’umidità dell’aria, infatti, favorisce la lenta formazione delle muffe nobili, elemento fondamentale per ottenere un salume morbido e profumato. La stagionatura del Culatello di Zibello continua anche in estate, quando il caldo e l’afa, che sono propri delle sue zone, lo arricchiscono ulteriormente di sapore e profumo.

Ultimata la stagionatura, si procede con i controlli finali. Al termine della maturazione si ha finalmente tra le mani la squisita prelibatezza.

Degustare

il CULATELLO

Ecco le vesti con le quali
puoi trovare il re dei salumi

Scopri il Culatello di Zibello DOP in questi formati:
Intero, che necessita di preparazione prima di essere affettato;
Confezionato in trancio, tagliato a metà, sottovuoto, pronto per essere affettato;
Confezionato in vaschetta, sottovuoto o in atmosfera protettiva, pronto per essere gustato.

Degustare

il CULATELLO

Preparare il culatello
per l’affettamento
è un vero e proprio rito

Per prima cosa, va tolto lo spago. Quindi lo si lava, e poi si toglie la vescica. Una volta eseguite queste operazioni di base, si rifila la parte grassa dal giallo eccedente e la parte magra da eventuali muffe. Dopodiché, lo si avvolge in un canovaccio intriso di vino per almeno un giorno intero.

A questo punto, dopo tanta attesa, è finalmente giusto il momento della degustazione. Tagliato a fette molto sottili, il Culatello di Zibello DOP, come tutte le grandi ed autentiche bontà, è perfetto così com’è. Al massimo, lo si può accompagnare con del pane casereccio e qualche ricciolo di burro.

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Consorzio del Culatello di Zibello

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